Se avete già letto qualche mio articolo o se mi conoscete, sapete benissimo che non sono la persona che vuole motivare all’americana le persone, che dice “credici forte che ce la fai”, “volere è potere” o cose simili; io sono per inseguire i propri sogni mantenendo i piedi per terra ovvero crearsi la struttura, la competenza, la credibilità e il contesto giusto per ottenere risultati importanti.
Se non l’avete ancora visto, guardatevi uno dei miei film preferiti: “La ricerca della Felicità” dove Will Smith nei panni di Chris Gardner aspirante broker azionario alle prese con la disperazione di non sbarcare il lunario e con non pochi problemi famigliari mentre gioca a basket con suo figlio, con un orgoglio e una dignità a dir poco spiazzante gli dice testualmente:
“NON PERMETTERE A NESSUNO, NEANCHE A ME DI DIRTI CHE NON PUOI FARE QUALCOSA”
A rileggerlo mi ritorna in mente la scena, gli sguardi dei due e mentre lo sto scrivendo mi ritorna anche la pelle d’oca.
Per avere successo dobbiamo considerare diverse variabili, dobbiamo prendere decisioni in continuazione, dobbiamo fare sacrifici, dobbiamo coltivare i nostri talenti, ma tutto questo non basta se non siamo consapevoli che filtreremo tutto attraverso le emozioni.
L’emozione di cui voglio parlare oggi è la paura del rifiuto, una paura iscritta nel nostro DNA, un’arma che alcuni esseri umani hanno imparato a usare per costringere gli altri a mettersi in riga e a conformarsi.
La paura del rifiuto ha legato mani e piedi di milioni di persone che quando poi arrivano al capolinea della loro vita provano anche la beffa di rimpiangere di non aver avuto il coraggio di inseguire i loro sogni, di non aver messo a frutto i loro talenti.
Sicuramente avrete sentito personaggi di successo dire che non si sono lasciati scalfire dalla paura del rifiuto, dal fallimento, ma non intendo soffermarmi su queste persone e preferisco portare l’attenzione sul supporto che posso darti durante le sessioni, dove in modo trasparente possiamo analizzare se i tuoi progetti, i tuoi desideri – che magari hanno già subito un rifiuto – sono idee che è meglio abbandonare oppure perseguire.
Noi abbiamo un corpo che è l’hard disk delle nostre esperienze, dove sono passate le nostre emozioni, abbiamo un linguaggio che le traduce in parole. Attraverso un elegante lavoro di RESONANCE COACHING sarai in grado di filtrare quale direzione vuoi prendere e scoprire poi davvero. Quello che vuoi.
Una volta trovato quello CHE VUOI allora capirai che Il rifiuto ti insegna a perseverare, a reggere alla sofferenza; la realtà del rifiuto sarà un’avversità che ti fortifica e ti tempra perché quando vieni rifiutato a volte vuol dire che hai qualcosa di buono da offrire.
Se vuoi approfondire questo concetto sai dove trovarmi.