Rimpianto o Rimorso? Prima di esaminare questo argomento in profondità vi voglio dire che – pistola alla tempia – io tra i due scelgo di avere il rimorso: direi che a quello spesso si può rimediare, mentre il rimpianto …. Ahimè Indietro non si torna e questo è un dato reale.
Parlando di rimpianti mi riferisco ovviamente a quelle esperienze di vita che ripensando al passato avremmo voluto vivere, quelle situazioni dove non abbiamo avuto il coraggio di buttarci, di rischiare, di vivere il momento.
Il rimorso invece si ha quando ci tuffiamo senza riflettere, recando danni a noi o ad altri.
Non so il perché ma la prima cosa che mi viene in mente in questo contesto è la famosissima frase che William Shakespeare mette in bocca al suo Amleto: “Essere o non essere questo è il problema”.
Il dilemma esistenziale per eccellenza… meglio vivere soffrendo (ESSERE) oppure ribellarsi a questo mare di affanni ma con il rischio di morire (NON ESSERE)?
Ognuno di noi più o meno consciamente si deve porre il quesito, è inevitabile.
Siamo sempre a un bivio, dobbiamo continuamente prendere delle decisioni piccole o grandi, personali o professionali… se vogliamo dirla con il linguaggio del sistema binario o mettiamo zero o mettiamo uno, altrimenti non si avanza.
Come accennato prima, sia i rimpianti che i rimorsi sono sentimenti che proviamo a posteriori, nascono da DECISIONI sbagliate che abbiamo preso o ancora peggio da decisioni che abbiamo lasciato prendere ad altri al posto nostro.
Quando dobbiamo prendere delle decisioni non sempre abbiamo il tempo per riflettere, non sempre partiamo con il piede giusto per essere lucidi ed emotivamente ci giustifichiamo sempre dicendo che non è il momento giusto per decidere e di conseguenza procrastiniamo.
Tutto questo accade perché non siamo allineati, non riusciamo a portare l’attenzione sulla questione, siamo distratti dai soliti pensieri di incertezza e questo brusio interiore ci porta a fuggire e a metterci il paraocchi.
Questo succede perché semplicemente ci concentriamo sul gestire la cosa razionalmente, su cosa è meglio o cosa è peggio, su cosa è giusto e cosa è sbagliato per il sistema, per il mondo che ci circonda e non per noi stessi, e questo si riduce a un mero approccio razionale con la sola intenzione di risolvere IL PROBLEMA.
Quello che puoi apprendere in un percorso ONE TO ONE con me, è attingere ad una tua configurazione corporea dove innanzi tutto non parti dal problema ma sei in grado Di SENTIRE quale sia la NATURALE scelta giusta, avvertire quale è la DECISIONE corretta per te in quel preciso momento.
Sarai in grado di percepire i segnali che ti fanno stare bene e quelli che non sono allineati con te.
Sarai in grado di leggere la realtà che stai affrontando con la tua autenticità e quindi carpire se quella scelta potrà portarti ad un rimpianto o ad un rimorso.
I rimorsi o i rimpianti li riconosciamo solo a posteriori. Quello che mi sento di dirti è che la vita non ti aspetta, è sempre pronta ad essere vissuta, sta a te volertela godere.