Come ben tutti sappiamo gli ultimi due anni sono stati difficili e sfidanti e soprattutto poco comprensibili per ognuno di noi.
Questi stop, queste regole, queste limitazioni, ci hanno portato ad essere persone più disciplinate, più razionali, inquadrate, ma impaurite e meno aperte alle sensazioni positive che potremmo vivere nonostante tutto.
Non è mia intenzione entrare specificatamente nel discorso di questo virus né a livello clinico né a livello politico, né di cosa sia giusto o sbagliato fare, di chi ha ragione ,di chi ha torto e ancor meno non ho abbastanza informazioni per valutare se la scienza stia arginando il problema oppure no.
Ovviamente per come sono fatto cerco di prendere le informazioni da tutti i canali, non solo da quelli che ci arrivano anche se non siamo noi a cercarli ma da diverse fonti alternative e da qui provo a farmi un’idea ed ascoltare dentro di me cosa mi convince e cosa invece stride e fa acqua da tutte le parti.
Sono diversi anni che ho imparato una cosa importantissima e fondamentale: che per vivere al meglio e utilizzare bene il mio tempo, devo mettere molta cura e attenzione nello scegliere le persone che voglio siano parte attiva nella mia vita.
Conoscendo persone nuove e coltivando il rapporto con loro o per amicizia o per relazioni professionali, ho la fortuna di avere a che fare con persone brillanti, intelligenti, piene di vita. Persone propositive e con tanta voglia di fare, persone che mi possono far imparare cose nuove che non conosco e viceversa trasmettere io a loro la mia conoscenza.
Ultimamente parlando con ognuna di loro percepisco questa aria di rassegnazione legata al nervosismo, all’impotenza di muoversi come si vuole, fino a trasformarsi oserei dire in apatia.
Riflettevo sul fatto che le persone sono le stesse di 3 anni fa ma il loro atteggiamento è mutato: in pochissimo tempo si sono trasformate, si sono adattate al contesto probabilmente senza neppure accorgersene.
Di per se la cosa potrebbe esser letta in modo negativo – e in effetti suona come un arretramento una sorta di sconfitta, un fuoco che si spegne e davanti a noi c’è un freddo inverno che ci aspetta.
In realtà, se impariamo a leggere la realtà, l’ambiente che ci circonda, le persone che vogliamo frequentare, in poco tempo possiamo invertire la direzione e avviarci a una trasformazione positiva che mira a seguire quello che vogliamo veramente, dando la giusta importanza ai fattori esterni e stando centrati sul nostro allineamento corpo-mente.
Il segreto è uno:
Basta trovare e portare l’attenzione a quello che vuoi.