Proprio ieri mentre ero al telefono con un’amica, mi sono uscite spontaneamente alcune considerazioni relative al modo di riconoscere le nostre emozioni e ad alcuni principi in cui credo e di come personalmente ogni giorno cerco di metterli in pratica; la conversazione è stata talmente piacevole che ho pensato di estrarne un articolo… ed eccoci qua.
È da un paio d’anni che mi appassiona leggere quelle frasi famose scritte da personaggi che hanno lasciato il segno nella storia: vuoi per le loro imprese, vuoi per i valori che hanno voluto trasmettere o semplicemente perché esprimono concetti filosofici apparentemente scontati ma che in realtà scontati non sono mai, specialmente quando ci si rende conto che sono difficili da mettere in pratica nella vita reale.
Un certo Gandhi scrisse:
“Serenità è quando Ciò che dici, Ciò che pensi e ciò che fai sono in perfetta armonia. “
Come in tutte le cose che facciamo, che apprendiamo o che vogliamo insegnare il segreto è sempre e solo uno, allinearsi e portare l’ATTENZIONE a quello che stai per fare, non avere distrazioni: questo non è semplicissimo – perché vogliamo sempre strafare, portare avanti tante cose insieme – e alla fine il risultato che otteniamo spesso e volentieri è mediocre.
Vedete, prima ho citato una frase che parla di serenità, poi ho parlato di risultati – e non l’ho fatto casualmente – perché i risultati si ottengono in base allo stato d’animo in cui si è quando si prova a perseguirli e non il contrario.
Credetemi, la frase di Gandhi è potentissima: io mi alleno ogni giorno a seguirla alla lettera perché le volte che ci sono riuscito sono rimasto sorpreso di quanto si riesca a stare in quel flusso di concentrazione ed ottenere risultati eccezionali con una precisione chirurgica e nello stesso tempo una leggerezza disarmante.
Quante volte si pensa di voler dire qualcosa a una persona e poi rimane solo nella nostra mente.
Quante volte la si pensa, si decide come dirla e poi anche stavolta si procrastina e non si fa l’azione.
Immaginate invece di portare a termine questa trinità: penso, dico, faccio. Beh, vi assicuro che nel momento che chiudete questo giro in perfetta armonia, la vostra miscela chimica interna cambia e in voi arriva la serenità e la perfezione, perché avete appena allineato queste tre cose e il tre come tutti sappiamo è il numero perfetto.
Assimilato questo concetto – potrebbe risultare difficile da mettere in pratica soprattutto quando in mezzo ci sono i sentimenti – va detto che esporre uno stato d’animo positivo o negativo ad un’altra persona a volte è un’impresa. Altro che tre passaggi… non si sa’ proprio da dove iniziare.
Ovviamente non vi abbandono adesso, voglio mostrarvi la password che ho cercato ed ho trovato dopo tanti esperimenti per poter accedere a questa straordinaria trinità e darle vita.
La chiave è scrivere, verbalizzare quello che proviamo, mettere nero su bianco le nostre emozioni – il motivo per cui ci sentiamo così – quindi scrivere come possiamo farci capire, scrivere dove possiamo trovare il coraggio di farlo e in quale parte del nostro corpo stiamo avvertendo queste emozioni.
Sei al sicuro, quello che hai scritto non lo leggerà mai nessuno: hai appena scattato una foto a 10 milioni di pixel del tuo inconscio nel tuo profondo e la puoi riguardare tutte le volte che vuoi e tutte le volte che ti servirà.
Questa foto rappresenta come funzioni e come vuoi funzionare in futuro ed è quell’immagine che ti aiuterà a chiudere il cerchio del penso, dico, faccio.