Novità? Si, ma non troppo!

Eccoci ad un argomento per me davvero interessante, molto attuale e su cui porto spesso l’attenzione per aver la giusta misura e lettura di come le persone si approcciano alle novità, ai cambiamenti, alle sfide con gli altri e soprattutto alle sfide con sé stessi.

Senza mezze misure vi dico subito che biologicamente noi esseri umani, fuggiamo dalle difficoltà e ci orientiamo al successo e proprio da qui inizierei una sana riflessione.

Siamo ogni giorno bombardati mediaticamente da informazioni, da promozioni a volte vere a volte false; le pubblicità ci tempestano di inviti ad acquistare quel prodotto o quel sevizio magico che ci farà svoltare, che ci cambierà la vita, che finalmente ci permetterà di vivere quel successo che ci meritiamo.

Cogliamo questo input, l’adrenalina sale alle stelle, vediamo l’obiettivo, vediamo la svolta, in quattro e quattr’otto finalmente questo vento di novità ci porterà alla gloria come quel personaggio famoso, siamo eccitati e dentro di noi ci diciamo:” Dai stavolta è fatta!”

Ricordate, prima ho scritto che di natura oltre a orientarci al successo fuggiamo dalle difficoltà e questo non lo dico io ma lo studio delle neuroscienze moderne; quindi cosa succede?

Una volta che abbiamo esaurito la scossa della novità, della scoperta di quella scorciatoia, di quel nuovo tipo di lavoro che mi permetterà di fare tanti soldi con facilità, oppure quel corso di seduzione che mi farà essere il migliore o di quel prodotto high tech o di abbigliamento che mi renderà irresistibile, beh succede che per iniziare dobbiamo per forza fare la prima azione.

Accidenti… iniziamo a scricchiolare, iniziano i primi fastidi, i primi dubbi, vogliamo rimanere là in alto, eccitati, ma il nostro corpo tira dall’altra parte. Non vogliamo abbandonare il progetto perché è troppo invitante ma la prima mossa non vuol partire, rimandiamo a domani, poi dopodomani e la fiamma lentamente si spegne, allora guardiamo da un’altra parte per non pensarci ma in realtà ci pensiamo…, la nostra occasione ci sta sfuggendo di mano.

A questo punto i nostri sogni di gloria stanno sfumando ed emotivamente è difficile accettarlo… Cavoli non è possibile, eravamo proprio li pochi giorni fa, allora chiediamo aiuto alla nostra neocorteccia, la parte razionale, quella che ci risolverà questo disguido, che ci orienterà pragmaticamente in questo labirinto.

Niente paura, abbiamo il dono delle storie! Iniziamo a raccontarcela e spiegarci che se volessimo potremmo farcela ma… parte appunto la sequenza dei ma, delle giustificazioni del perché non è ancora il momento, del perché è troppo caro e così via.

Bene, non preoccupatevi non vi lascio ovviamente così, nella consapevolezza che molte volte funziona davvero così, e vi è venuto in mente quella volta che è capitato anche a voi.

Il segreto sta nel portare l’attenzione nel posto giusto, educarsi, riabituarsi a fare una cosa alla volta, nel dare la priorità alle cose importanti e non quelle urgenti, mettere in modalità aereo lo smartphone e dedicarsi ad una riflessione totale su quello che stiamo facendo e decidendo.

Allenandoci a lavorare così, evitando il multitasking, impariamo ad essere dei cecchini, impariamo a prendere la mira a sparare nel centro del bersaglio o magari capiamo che non è proprio il bersaglio che fa per noi prima di buttare tempo e denaro.

Da qui sviluppiamo una struttura solida, come le fondamenta di un grattacielo e quando capiterà un’occasione saremo in grado di aprire i sensi al massimo e come un radar capteremo se la cosa   risuona con noi oppure no – se è la strada giusta – e come un laser saremo in grado di tagliare tutto quello che non ci serve.

Vedete, questo è proprio quello che possiamo sviluppare insieme.

Il tempo è prezioso!

Il tempo è prezioso!