Ormai tutti ci stiamo rendendo conto di vivere un periodo storico davvero particolare e sfidante. Quello che leggo negli occhi della gente è la paura di perdere quello che ha: dal lavoro, alla casa e – non meno grave – paura di perdere anche le relazioni più o meno intime.
Abbiamo vissuto anni d’oro, gli anni 90; gli anni 2000, sono stati sicuramente più “morbidi”, più spensierati, bastava metterci un po’ di impegno e serietà e il lavoro si trovava, i mutui per le case erano a portata di mano e l’avvento di Internet ha accelerato la comunicazione tra la gente quindi il modo di relazionarsi.
Sono stati gli anni dei grandi eventi dello spettacolo, dello sport, della musica… direi delle grandi opportunità.
Vedete, se tengo una mano al caldo per un po’ di tempo e subito dopo la immergo nell’acqua ghiacciata, la mia percezione di freddo è altissima.
L’escursione termica è un cambiamento estremo rispetto a se tenessi in mano della neve per un po’ e poi la immergessi nella stessa acqua di prima. Siete d’accordo?
Ecco, il passaggio dagli anni d’oro a questo ultimo periodo lo vedo contrastante come il primo esempio che vi ho fatto. È tutta una questione di percezione della realtà, di come vogliamo leggere le cose, di dove vogliamo portare l’attenzione e vedete…
Il lavoro che faccio è proprio questo, farti individuare in che direzione vuoi portare la tua attenzione.
Ci sono cose che in qualsiasi periodo della tua vita nessuno ti potrà portare via se tu non vuoi, a partire dalle tue passioni: seguile, esplorale, alimentale, dall’energia perché te ne tornerà indietro il doppio e saranno quelle che ti faranno esprimere il meglio di te.
Ognuno di noi possiede caratteristiche – fisiche, somatiche, comportamentali – che ci rendono unici e questa unicità ci rende autentici; sono piccoli dettagli di noi stessi che a volte sottovalutiamo e che invece sono la nostra vera forza, sono come ci riconosce il mondo.
Nessuno potrà mai toglierti il sorriso, non permettere a nessuno di farlo: le difficoltà ci sono e vanno superate, l’importante è non lasciare che la tua felicità sia legata a qualcosa che potresti perdere; non partire dal problema che magari non si manifesterà mai, sono i tuoi pensieri che creano la tua realtà.
Normalmente cerco di non citare frasi troppo sentimentali poiché quello che faccio con le persone è un lavoro di performance, di chiarezza, di valorizzazione dell’intuito… ma questo post è volto a spronarti, a non lasciarti andare, a non arrenderti, a non farti spegnere anche se il momento non è troppo luminoso.
Quindi ti voglio salutare invitandoti a fare una riflessione su questa frase di W: CHURCHILL:
“Esistono molte cose nella vita che catturano lo sguardo, ma solo poche catturano il tuo cuore… Segui quelle.”