Se vogliamo definire cos’è la realtà sicuramente ci torna comodo affidarci alla logica, alla razionalità, a quello che si può toccare e vedere, misurando fatti oggettivi.
Quello che abbiamo appena fatto è stato partire dalla fine, da quando il risultato di un processo fisico o mentale è giunto a compimento, quando un’idea si è materializzata, quando una casa progettata e disegnata dall’architetto è arrivata al tetto e la si può vedere, ci si può girare intorno… insomma è solida, è reale.
Nessuno potrà contraddirmi se affermo che qualsiasi oggetto costituito di materia, con una determinata forma e colore, per essere realizzato deve prima essere “pensato”, quindi IMMAGINATO, che non è altro che vedere la creazione nella nostra mente prima di metterci al lavoro.
L’immaginazione ci permette di elaborare liberamente i contenuti di un’esperienza sensoriale, di creare con il pensiero e la fantasia ciò che non esiste, ci permette di visualizzare sia cose potenzialmente realizzabili che irrealizzabili e da questo preciso momento subentra L’INTUITO, colui di cui ci dobbiamo fidare se vogliamo creare LA REALTA’.
Quando lasciamo spazio alle Spontanee connessioni neurali, connessioni tra cose, situazioni, persone, idee, sogni, spazio, tempo, diamo vita alla famosa CREATIVITA’, al senso di possibilità.
E l’intuito, se ben controllato, è il veicolo che sa prendere la direzione giusta, la strada per arrivare a risultati reali.
Ognuno di noi possiede dei talenti, è nato con delle predisposizioni, delle passioni, delle inclinazioni, ma si dimentica di averle o addirittura ha perso l’abitudine di ascoltarle, si dimentica di avere intuito che se allenato bene può davvero farci accelerare nelle decisioni e nel conseguire dei risultati.
Siamo esseri complessi, il nostro modo di funzionare è legato ad un equilibrio che tiene conto di tantissimi aspetti e componenti, dove quelli più delicati sono quelli più nascosti più invisibili, non materiali, ma questo non significa che non siano reali.
La connessione con noi stessi è un qualcosa di naturale, che abbiamo dalla nascita, ma come ogni cosa perché funzioni al meglio va allenata mettendo insieme le varie intelligenze che abbiamo, a partire da quella linguistica, quella comportamentale, quella ambientale e anche quella dell’immaginazione, perché questa è il trampolino che ci fa tuffare nel mondo reale, quello razionale che ovviamente è importantissimo.
Vorrei concludere dicendo di non sottovalutare l’immaginazione come se fosse “roba” da bambini o da sognatori con la testa tra le nuvole.
Immaginate chi scrive un libro o il regista di un film: ogni scena riprodotta allo schermo che noi vediamo è frutto di fantasia e immaginazione di chi l’ha creata e che poi l’ha trasformata in realtà.
Noi, siamo i registi del nostro film.