Anello forte Anello debole

Immaginiamo una catena di tanti anelli ognuno dei quali é composto di un materiale diverso, uno di acciaio durissimo, uno di gomma elastica, uno di vetro trasparente, uno di carta colorata  e cosi via..

Per ora appoggiamola da qualche parte nella nostra memoria a breve termine, tanto la riprenderemo presto.

Ora facciamo qualcosa di più impegnativo ma sicuramente utile e perché no anche divertente.
Cerchiamo di pensare a noi stessi, alla nostra personalità al nostro carattere, ai nostri pregi, ai nostri difetti, ai nostri talenti, ai nostri punti deboli, alla nostra manualità, alla nostra spiritualità, al nostro lavoro, alle nostre relazioni, insomma guardiamoci allo specchio fuori e dentro integralmente.

Come promesso rieccoci alla catena, riprendetela e provate ad associare ad ogni anello una caratteristica di voi: per esempio siete molto forti nelle relazioni associatele all’anello più duro e resistente ovvero all’acciaio, se siete persone che non sanno gestire il denaro associate all’anello più debole della catena quindi se mi collego all’esempio di prima direi quello di carta.

Sembra un gioco insignificante ma non lo è, ognuno di noi si dimentica spesso e volentieri di che pasta è fatto quali sono le caratteristiche che lo rendono unico, quali invece gli impediscono di ottenere i risultati che desidera.

Vedete…, il lavoro che faccio con le persone è proprio questo, andare a riconoscere le loro caratteristiche, gli anelli della loro catena, in modo tale che li possano utilizzare nel miglior modo possibile per ottenere una PERFORMANCE NATURALE.

Questo tipo di lavoro potrebbe inserirsi nella CRESCITA PERSONALE E PROFESSIONALE?

Direi proprio di si.

Una volta identificato e assegnato il materiale ai tuoi anelli andremo a scegliere su quali vogliamo lavorare per farti ottenere migliori risultati visibili e soprattutto misurabili.

La logica ci direbbe di dare la precedenza agli anelli deboli per far si che la catena diventi più resistente, in realtà non funziona così vi spiego subito il perché.

Ci sono sistemi semplici e sistemi complessi, un’automobile se pur innovativa e tecnologica fa parte dei sistemi semplici, quando si rompe un pezzo lo sostituisco magari di un materiale migliore e il sistema ritorna a funzionare come da nuovo o anche meglio.

L’uomo invece è un sistema complesso composto da un corpo, organi vitali come cuore fegato polmoni ecc., da un cervello (anzi più di uno), da 5 sensi che producono sensazioni ed emozioni quindi reazioni chimiche in continuazione.

Nell’uomo non è possibile cambiare un pezzo a livello ingegneristico come per l’automobile per ottenere i risultati, non basta sostituire l’anello debole, anzi il segreto sta proprio qui ovvero valorizzare e portare l’attenzione sull’anello forte.

Se sei curioso di conoscere come funziona al meglio un sistema complesso e come puoi funzionare al meglio TU.

Vieni a trovarmi.

Il tempo è prezioso!

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